Sperimentazione animale o vivisezione è il termine che si applica ad ogni tipo di sperimentazione eseguita su animali vivi, sia che questi vengano sezionati o no, atta a causare sofferenze sia fisiche che psichiche.
Quotidianamente vengono sopposti a test cani, scimmie, cavie, topi, ratti, gatti, maiali, conigli, cavalli, asini, capre, uccelli, rane, pesci ed altri, i quali vengono mutilati, avvelenati, accecati, affamati, bruciati, ghiacciati, schiacciati, decerebrati, ustionati, infettati con malattie, assoggettati a stress, shock o privazioni.
Riteniamo che utilizzare animali a scopo sperimentale è antiscientifico, immorale e fuorviante, nessuna specie vivente può essere modello sperimentale per altre specie a causa delle enormi differenze genetiche, anatomiche, biologiche, metaboliche, psichiche, etologiche che le contraddistinguono: ciò che risulta innocuo negli animali può essere tossico per l’uomo. Gli animali “da laboratorio”, spesso frutto di manipolazioni genetiche, frequentemente differiscono perfino dai loro simili in libertà.
Anche le malattie indotte sugli animali a fini sperimentali sono diverse dalle patologie che si manifestano naturalmente.
Esistono metodi sostitutivi alla sperimentazione animale basterebbe implementarli.