“Un mare di legalità” inonda le spiagge
Torna “Un mare di legalità”, servizi coordinati delle forze dell’ordine, con l’ausilio dei volontari della L.I.D.A. su tutto il territorio
E’ stata presentata a Porto Garibaldi la quinta edizione del progetto “Un mare di legalità”.
E’ una scelta a tutto campo in nome della legalità e della convergenza degli sforzi tra istituzioni, associazioni di categoria, volontari e turisti quella ribadita con forza dal prefetto Michele Tortora, durante la presentazione della quinta edizione della campagna “Un mare di legalità”.
Anche quest’anno l’ufficio circondariale marittimo di Porto Garibaldi ha accolto il lancio del progetto, «preceduto da diversi incontri nei mesi scorsi – come ha sottolineato il prefetto -, al fine di organizzare i servizi coordinati tra Forze dell’Ordine per contenere il fenomeno dell’abusivismo».
Nel contesto si inserisce anche il tavolo inter-provinciale, sotto l’egida delle prefetture delle province di Rimini, Forlì e Cesena, Ravenna e Ferrara, per un coordinamento sulle attività di contrasto degli illeciti, prostituzione compresa. «Dobbiamo far convergere gli sforzi, per incidere sul versante della domanda – ha aggiunto Tortora -, perché esiste un problema culturale e se non c’è la mobilitazione della società civile, l’impegno delle Forze dell’Ordine diventa una fatica più gravosa».
La stretta sul circuito criminale dell’abusivismo passa attraverso la campagna di sensibilizzazione che per tutta l’estate sarà condotta sul litorale dai volontari della Lida, unitamente ad altre associazioni, non solo mediante la distribuzione di volantini in 3 lingue con lo slogan “Liberi dall’abusivismo”, ma anche attraverso il dialogo con i turisti, che possono, in forma riservata, segnalare la presenza di venditori abusivi. Risulta che siano 430 gli abusivi segnalati lo scorso anno, ma perorare la causa della legalità per il questore Antonio Sbordone significa condividere un modello di «società partecipata, l’unico possibile, che non è solo il coordinamento di azioni sotto l’egida delle Forze dell’Ordine, ma il coinvolgimento di cittadini ed associazioni». Anche il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Carlo Pieroni ed il comandante provinciale della Guardia di Finanza Sergio Giovanni Lancerin hanno rinnovato il loro pieno appoggio al progetto, mentre il tenente di vascello Fabrizio Vittozzi, comandante dell’ufficio circondariale marittimo di Porto Garibaldi ha elencato il piano di interventi di “Mare Sicuro” con pattugliamento terrestre e a mare. Mauro Giannattasio, segretario generale della Camera di Commercio, spiegando che burocrazia, fisco e criminalità con concorrenza sleale rappresentano le tre ragioni di sofferenza per le imprese, ha aggiunto che «il modello del Mare di legalità è condiviso dal tavolo camerale ed in funzione di questo occorre mettere il cuore oltre l’ostacolo».