AGGIORNAMENTO- 25/02/2018
SCIACCA (AGRIGENTO) – Si è conclusa a Sciacca (Agrigento) l’attesa manifestazione organizzata dalla Confederazione delle associazioni animaliste dopo l’avvelenamento di una trentina di cani randagi in contrada Muciare. A sfilare in corteo nelle vie del centro storico sono state circa trecento persone, giunte nella cittadina da ogni parte della Sicilia, a protestare contro i ritardi degli enti pubblici nei confronti delle necessarie misure volte a fronteggiare l’emergenza randagismo.
Circa trecento persone, in gran parte animalisti provenienti da tutta la Sicilia, hanno manifestato dopo gli avvelenamenti che hanno provocato la morte di 40 cani randagi.
Volontari e guardie zoofile L.I.D.A. hanno presenziato alla manifestazione
STRAGE DI CANI A SCIACCA, UNA VERGOGNA TUTTA ITALIANA
Spesso ci si ritrova a manifestare, fare sit in, sottoscrivere petizioni, e mobilitarci per tutte quelle situazioni che vedono animali maltrattati, uccisi, scuoiati in paesi come la Romania, la Cina, la Russia ecc., pensando di portare il buon esempio di un paese ( il nostro) dove per legge non sono tollerati certi gesti, dove l’uccisione di animali è un reato, dove ci si batte, affinché l’animale sia riconosciuto come un essere senziente a tutti gli effetti, come soggetto e non come oggetto, e poi…e poi si legge quanto riportato sotto e ci si vergogna di essere italiani!
L’Italia è un paese per pochi onesti cittadini, volontari, gente con principi morali che dedicano il loro tempo libero alla salvaguardia degli animali e dell’ambiente, ma è anche il paese delle molte istituzioni inadempienti per di più stipendiati!
Sciacca, 19 febbraio 2018 – Il paese è nell’occhio del ciclone. Le polemiche cavalcano i social e l’indignazione per la strage dei cani – 40 morti ma almeno altri 30 che sembrano spariti nel nulla – corre per tutta l’Italia. Intanto le indagini proseguono ma nulla si sa della bonifica dell’area che il Comune avrebbe dovuto già predisporre. Per adesso si è delimitata l’area ma si teme che il raggio di azione degli assassini di cani sia molto più grande. Lo testimonia la scomparsa di circa 30 randagi che insistevano nella zona e che erano noti ai volontari. Secondo la legge il sindaco è responsabile non solo dei randagi e degli altri animali vaganti sul territorio del suo comune, ma in caso di ritrovamento di esche avvelenate deve attivare la procedura prevista dalla normativa che prevede, appunto, la bonifica della zona interessata.
E proprio a Sciacca è stato organizzato un sit-in per domenica prossima, dalla Caa Sicilia – Confederazione Associazioni Animaliste “…per dire basta alla latitanza delle istituzioni che permettono, con le loro inadempienze nei confronti della legge, che nella nostra regione si compia quotidianamente questo scempio…”.
La LIDA parteciperà al presidio che si terrà, dalle 15 alle 17, in piazza Scandaliato, nello spazio antistante il Municipio.
La LIDA presenterà regolare denuncia e si costituirà parte civile per i fatti accaduti
26/02/2018- Licata (Agrigento)
Da Sciacca a Licata
Pare che in queste ore a Licata si stia ripetendo la carneficina che abbiamo vissuto a Sciacca. I volontari hanno rinvenuto più’ di 50 esce avvelenate, tanti i randagi che mancano all’appello. Vedremo nelle prossime ore l’evolversi della situazione