L’incidente è avvenuto sabato 26/10/2019 nel pomeriggio.
Come ogni weekend le famiglie vanno nei boschi tra Roccavione e Borgo San Dalmazzo, per passeggiare con Joy e Amigo, i due alpaca addestrati al trekking che sono stati donati a suor Laura da una onlus svizzera.
La donna, infatti, cofondatrice dell’Eremo di Santa Maria Maddalena, da un anno ha avviato l’attività per autosostenersi.
Ma sabato pomeriggio qualcosa è andato storto
Joy era impegnato in una camminata assieme a due donne, quando un cane si è avvicinato al gruppo e li ha aggrediti. Come racconta la stessa suora, infatti, l’alpaca ha provato a difendere la coppia, ma è stato morso più volte sul muso.
Era ancora cosciente quando è stato trasportato e ricoverato d’urgenza al Centro Animali Non Convenzionali (Canc) della clinica veterinaria di Grugliasco (TO). L’alpaca è stato subito preso sotto cura dalla professoressa Mitzy Mauthe von Degerfeld, responsabile del centro e il professor Giuseppe Quaranta insieme a tutta l’equipe del centro.
Vista la copiosa perdita di sangue dell’animale, i medici veterinari decidono per una sedazione fino all’esecuzione dell’intervento, si tenterà di rimetterlo in condizioni compatibili con una vita decorosa, dal momento che Joy non ha più muscoli di labbra e naso.
Lunedì 28 ottobre
Si decide per il primo delicato intervento chirurgico volto a ricostruirgli la parte del volto dilaniata dall’aggressione, quattro ore di intervento, uscito dalla sala operatoria Joy sembra rispondere bene. Gli è stato asportato tutto il tessuto in necrosi ed è stato apposto un velo di pelle.
Nei giorni successivi le sue condizioni si sono improvvisamente aggravate.
Domenica 03/11/2019
Nella mattinata Joy è in stato di coma in terapia intensiva, ma poche ore dopo…
Il Canc ha pubblicato sulla propria pagina Facebook: Stamattina l’eroe-guerriero Joy ha avuto un repentino peggioramento e alle ore 12.00, nonostante tutti i nostri sforzi è corso sul ponte. Sia noi sia Suor Laura non troviamo parole più adatte perché il dolore è tanto e perché abbiamo creduto fino alla fine di riuscire ad aiutarlo a combattere per farcela. Sia lui che noi ce l’abbiamo messa tutta, ma indubbiamente il Signore o il fato hanno sempre l’ultima parola. Joy, comunque, nonostante il tragico epilogo della storia, ci ha dato modo di capire come esista ancora la solidarietà e tanta gente con un animo buono e puro…il grande altruismo da lui mostrato nel difendere gli umani con lui, ha contagiato un po’ tutti. Grazie, anima pura per questa grande lezione di vita.
“Con immenso dolore e con uno strazio infinito vi comunico che il mio caro alpaca Joy è volato via – ha scritto invece Suor Laura –. Non c’è più. Ha avuto un arresto cardiaco. Non è stato praticato alcun accanimento terapeutico di intubazione perché l’infezione purtroppo estesa del morso del cane pitbull, nonostante tutte le cure possibili di pronto intervento, ha provocato un peggioramento repentino e gravissimo nel giro di poche ore (…). Ringrazio tutti
Ringrazio tutti di cuore per la vicinanza, per le donazioni, per l’amicizia e per la commovente partecipazione“.
Queste le parole di Suor Laura
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Per quello che ci riguarda, la L.I.D.A. si rende disponibile a contribuire alle spese sostenute dal Canc di Grugliasco, e a combattere affinché’ Suor Laura trovi giustizia. La Lega Italiana dei Diritti dell’Animale esprime vicinanza e solidarietà a suor Laura
Riflessioni:
L’AMNESIA DA GIUNZAGLIO
Torniamo dunque a far luce su una patologia molto diffusa: “l’amnesia da GUINZAGLIO” e ricordiamo l’assoluta utilità di questo astruso strumento, che soprattutto e purtroppo i proprietari di razze molossoidi sembrano spesso non utilizzare; ne esiste anche un altro che si chiama MUSERUOLA, e che nel caso si voglia lasciar scorrazzare il nostro peloso, può essere velocemente applicata e subito dopo tolta, una volta che lo si è rimesso al guinzaglio.
Questo avrebbe fatto una persona di buon senso possedendo un cane aggressivo o fuori controllo, nel desiderio di tutelarlo.
Essendo ovviamente gli ultimi a demonizzare talune razze canine, riconoscendo soltanto nel proprietario la responsabilità per l’accaduto, e ben consci che a volte i boschi siano gli unici spazi dove potremmo lasciare scorrazzare liberi i nostri cani, ribadiamo che non è concesso peccare di negligenza e che simili eventi non debbano mai più ripetersi (un molossoide in mano a persone incaute può, suo malgrado, diventare una vera e propria arma letale, sia per se stesso che per gli altri, umani e non).