La “pelliccia” è da sempre un simbolo di eleganza, per molti, di stile e di distinzione, per altri. Di ricchezza e di ostentazione senza dubbio. Di certo, non di buon gusto o di buon senso.
Milioni di esseri viventi sono vittime dell’industria dell’abbigliamento nonostante siano ampiamente disponibili soluzioni alternative e che, se prodotte con particolare attenzione, possono offrire migliore comfort oltre che avere un impatto sull’ambiente più sostenibile di quanto si possa credere. Visoni, cani-procione, conigli, ermellini, volpi, zibellini, cani, gatti e molti altri ancora sono gli animali destinati all’industria della pelliccia.
COME VIVE UN ANIMALE DA PELLICCIA?
Gli animali “da pelliccia” vengono allevati in gabbie strette ed anguste adatte a far risparmiare spazio all’allevatore, ma soprattutto a impedire il movimento dell’animale che potrebbe rovinare la sua pelliccia.
Nascono e crescono nelle stesse piccole gabbie di rete metallica per facilitare la pulizia… Gli viene negata la possibilità di toccare la terra con le zampe o immergersi nell’acqua, vengono spinti alla disperazione da questa vita, tanto che aggressività, ferite, uccisioni e persino automutilazioni sono parte del loro quotidiano, sono trattati come oggetti, come merce. Capita spesso che la pazzia e lo stress, provocati dalla reclusione forzata, spinga gli animali ad atti di cannibalismo fra di loro. Subiscono esposizioni al freddo di inverno in maniera da far divenire più folte le loro pellicce. Hanno problemi oculari, ferite, lesioni alle zampe e alle orecchie.
Infine, arriva anche per questi animali la morte, che di certo non è indolore
Elettrocuzione seguita da arresto cardiaco: Tramite due elettrodi metallici uno nell’ano e l’altro in bocca, viene inflitta all’animale una scossa elettrica di circa 200 volt (una morte che molto spesso arriva fra atroci sofferenze).
Per asfissia: gli animali vengono prelevati dalle gabbie e introdotti in una sorta di «camera a gas» portatile che sprigiona monossido o biossido di carbonio.
Cuccioli di foca massacrati a bastonate dai cacciatori in Canada
Cani e gatti, oltre che procioni o altri animali vengono sbattuti violentemente a terra e poi scuoiati ancora vivi e coscienti, questo accade in Cina.
Dalla Russia, condizioni abberranti in cui vengono tenute le volpi, animali intrappolati nelle tagliole che arrivano addirittura all’automutilazione pur di liberarsi.
I Paesi europei sono i più grande esportatori di pelliccia e la Cina è il più grande consumatore e importatore di pelliccia, considerato che rappresenta oltre il 50 per cento del consumo globale.
CHE PREZZO HA TANTA VANITA?