«Arrestato per abbaio» di MARIO BOSONETTO per LA STAMPA
Quello che è successo è che Luky, cane maremmano di due anni e mezzo, è morto alcuni mesi dopo essere stato «arrestato per abbaio» ed essere stato trasferito in quello che è tutt’altro che un carcere, ma uno dei rifugi per cani più attenti al benessere animale della provincia di Cuneo, il «Pinco Pallino» di frazione Cussanio di Fossano. Ma non era casa sua. E lui non poteva più stare con la sua «famiglia» che oltre a Patrizia Grosso comprendeva la femmina di labrador Mia, da cui era inseparabile, e la gatta Lilli. Tanto che i volontari del rifugio sono convinti che sia morto di crepacuore, per il dispiacere dovuto a quella separazione.
Al canile di Cussanio – lontano anni luce dalle immagini stereotipate che purtroppo ancora corrispondono in altri casi a tristi realtà -, Luky c’era finito perché abbaiava troppo e troppo forte. O almeno così la pensavano i vicini di casa di Patrizia Grosso. Che si erano rivolti anche ai vigili urbani e al Comune di Savigliano con alcuni esposti. Sfociati poi in una presa di posizione del tribunale di Cuneo: il giudice aveva deciso il sequestro del cane e l’«accompagnamento» in una struttura di custodia. «Sono venuti a prenderlo manco fosse un pericoloso criminale – racconta Patrizia Grosso -. Non c’è stato modo di opporsi».
Dissequestro
Al rifugio «Pinco Pallino» la padroncina di Luky va tutte le volte che può, in certi periodi tutti i giorni. E i volontari del rifugio trovano in quel cucciolone di maremmano uno dei loro ospiti più cordiali e disponibili. Intanto Patrizia Grosso si dà da fare per riportare a casa Luky. Ottiene anche la dichiarazione di docilità» di un esperto cinofilo e forte di questo documento chiede la «scarcerazione» – il termine corretto è dissequestro – del suo cane. La richiesta viene respinta.
Un nuovo ricorso
Non si arrende e prepara un nuovo ricorso. Nel frattempo però, a differenza di quanto aveva sperato, sono trascorsi mesi da quando Luky ha dovuto lasciare la sua casa a Savigliano. Il cane inizia a stare poco bene. Se ne accorgono i volontari del «Pinco Pallino». E ne hanno conferma quando inizia a mangiare poco e poi a rifiutare il cibo. E necessario chiedere un permesso per portarlo in una clinica veterinaria, quasi come si trattasse di in detenuto umano. La diagnosi è infausta: un’enterite grave che nell’arco di pochi giorni lo porta alla morte, a metà luglio. Per arresto cardiaco. Già, perché si muore quando il cuore smette di battere. Referto ineccepibile.
Non ci sono mezzi tecnologici, nè capacità ed esperienza di illustri veterinari che potrebbero stabilire con ragionevole certezza una relazione diretta fra la separazione imposta a Luky dalla «famiglia» e la sua morte. Ma di questo sono convinti la sua padroncina e responsabili e volontari del «Pinco Pallino». Si sono ben guardati, questi ultimi, dal contestare la decisione presa dal giudice. Ma avvertono: «Mai più ricovereremo animali di proprietà ove non sussista maltrattamento».
Di seguito riportiamo le considerazioni dei volontari della struttura che ha ospitato Lucky, il Pinco Pallino di Fossano
Nulla e servito a farlo tornare a casa :
ne le tante proteste inviate al comune
ne il ricorso fatto dall’avvocato che e’ stato respinto dal giudice!
ne i test comportamentali effettuati da un educatore cinofilo che dichiaravano la docilita’ dell’animale!
ne il ricovero in clinica veterineria!
Luchy muore sabato 19 da solo di arresto cardiaco!
dopo essere stato mesi in “cella al canile” per punire il suo abbaio molesto
e infine ammalato ricoverato in un box in clinica veterinaria!
Per chi non conosce ancora la sua storia facciamo un breve sunto : Luchy e’ un maremmano maschio, di 2 anni e mezzo, bellissimo e molto equilibrato, viveva, fino a poco tempo fa, felicemente nella sua famiglia insieme alla sua proprietaria e ad una cagna incrocio labrador!
Come tutti i maremmani, e’ grande, ha un vocione tonante e fissa negli occhi i passanti!
Tempo fa, due volte e’ fuggito accidentalmente dal suo cortile, non ha arrecato nessun danno ne a persone ne ad animali, ma per la mole ha spaventato i passanti. I vicini hanno protestato in comune fino a che il cane e’ stato affidato al canile Pinco Pallino nonostante non fosse assolutamete d’accordo a riceverlo, ma il giudice ne ha imposto l’obbligo!
Dopo essere stato mesi in canile, senza alcun motivo valido, Luchy si ammala, vomita e non mangia piu’ ha una presunta enterite.
Ci sono volute 2 ore di telefonate alle varie aurtorità competenti e una pattuglia dei vigili a scortarlo come un temuto criminale, per avere il permesso di farlo uscire dal canile ed essere ricoverato in clinica.
Nei giorni seguenti i volontari e la proprietaria si turnano per andare a fargli visita per farlo sentire meno solo!
Venerdi notte LUCHY MUORE per arresto cardiaco!
THE END
Fine del disturbo alla quiete pubblica!
Fine del cane scomodo al vicinato!
Fine della dolcezza e affettuosità donata a noi volontari da questo animale!
Fine del calvario di questo povero animale!
Ci sono animali detenuti malissimo e nonostante proteste e denunce restano ai loro proprietari!
Ma se un animale disturba il vicinato, va immediatamente risolto il problema!
L’importante e’ tutelare la tranquillita’ e la quiete pubblica, e del benessere animale chi se ne cura?
A nessuno e’ importato dei sentimenti di questo cane “arrestato per abbaio”!
Tutte le proteste che il canile i volontari , l’educatore cinofilo hanno fatto per evitarne il ritiro o sollecitarne il ritorno non sono state ascoltate!
Tutte le motivazioni citate nel ricorso di carattere dal legislativo al benessere animale sono state sminuite fino a respingere il ricorso e confermarne il fermo del cane al canile!
Ormai LUCHY se ne e’ andato e guarda caso di arresto cardiaco, il suo cuore non ha retto anche il ricovero in clinica, e meno male che gli animali non hanno sentimenti!
Si spera che questa vicenda serva a rendere piu’ tolleranti i cittadini anti abbaio!
Si spera che la giustizia nei provvedimenti consideri i bisogni degli animali con piu’ competenza e sensibilita’!
Da parte nostra del canile Pinco pallino non intendiamo MAI PIU’ ricoverare nessun animale di proprieta’ ove non sussiste maltrattamento animale! nemmeno se l’ordine venisse dal Papa o dal presidente della repubblica!
Almeno che la morte di questo stupendo animale dagli occhi gialli sia servita a qualcosa!
Ciao meraviglia siamo onorati di averti conosciuto!
By Mok