AGGIORNAMENTO
Un nutrito gruppo di persone, composto da varie associazioni nonché singoli animalisti, hanno partecipato alla manifestazione contro il palio, che si è tenuta il 9 dicembre a Siena. Tra questi erano presenti esponenti della Presidenza Nazionale L.I.D.A. e attivisti della stessa.
Il corteo pacifico si sarebbe dovuto tenere all’interno delle mura cittadine, per poi concludersi in Piazza del Campo, permesso negato, e proposto percorso alternativo.
A tre giorni dall’evento viene comunicato il permesso di manifestare in via della Pescaia, un luogo fuori dalla cinta muraria e lontano dalle abitazioni.
E’ così che a ridosso di una rotonda, circondati da agenti anti sommossa e segregati dietro una staccionata si è tenuta la manifestazione, passata quasi in sordina cosi’ come le istituzione volevano, negandoci ogni forma di corteo e l’uso del megafono, mettendo in dubbio fino all’ultimo l’uso degli striscioni.
Non resta che fare i complimenti alle istituzioni, per l’enorme rispetto che hanno dimostrato verso le persone giunte da ogni parte di Italia , per la liberta’ di idee e di espressione che questa citta’ ci ha dimostrato.
Purtroppo una cosa non potranno mai segregarci, GLI IDEALI.
E’ inutile confinarci dietro una staccionata, continueremo le nostre lotte da dentro o fuori le mura cittadine!
Palio di Siena, morto il cavallo Raol. La L.I D.A presenta denuncia in procura
2018 Siena- Il Palio
La morte di Raol, il cavallo dato in sorte alla Contrada Imperiale della Giraffa è deceduto a seguito di un infortunio. Raoul era montato dal fantino Jonatan Bartoletti, anch’egli infortunatosi nella caduta, ha riportato un trauma cranico. Non è in pericolo di vita.
Non è la prima volta che nel corso della tradizionale manifestazione senese uno dei cavalli in gara perde la vita in seguito a un incidente. E anche stavolta l’evento ha suscitato accese polemiche tra gli animalisti, che da tempo chiedono lo stop di tutte quelle manifestazioni che prevedono lo sfruttamento degli animali.
Dal 2000 ad oggi otto sono i cavalli morti
È giunta l’ora di fermare il palio di siena e tutti gli altri.
Il comune di Siena che alle critiche sul palio dice:
“Il dispiacere per la morte dell’animale è di tutta la città che ama i cavalli e li rispetta, e non accetta provocazioni da chiunque abbia solo l’interesse a farsi pubblicità, non conoscendo la nostra cultura, tradizione, rispetto e cura dei cavalli“.
Caro Sindaco, nel Palio di Siena non vi è nulla di culturale! E’ un’inutile tradizione che ha che vedere con tutto tranne che con il rispetto e il benessere dei cavalli
Qualcuno ha anche scritto “ tutti si preoccupano dei cavalli , ma nessuno dei fantini”
Peccato che chi scrive certe cose non si renda conto che il fantino puo’ decidere per se, il cavallo no. Il fantino è libero di allenarsi e gareggiare per il palio, è una scelta sua, il cavallo questa scelta non ce l’ha.
“PADRONI DI TUTTO?” O come dice un caro amico della L.I.D.A. “PADRONI DI NIENTE?”
Questi spettacoli sono un insulto alla vita “dopo questa tragedia il minimo che si possa fare è abolire il Palio di Siena. È una delle gare più pericolose in assoluto”. Il Palio non può essere considerato un patrimonio dell’umanità, perché non vi può essere nulla di culturale nello sfruttamento di una creatura vivente e nella sua morte. Le tradizioni si devono adeguare alla crescente sensibilità e favorire il rispetto della biodiversità”.
La L.I.D.A presenta denuncia in procura, e si unisce alla manifestazione del 9 Dicembre a Siena, per chiedere la chiusura definitiva del palio
E’ richiesta la massima adesione da parte di tutti, associazioni e non.