Perché gli animali non siano considerati come “oggetti” da dominare, trasformare e poi distruggere ma come “soggetti” da rispettare e tutelare, il diritto alla vita e alla libertà di tutti gli individui di ogni specie e razza nell’ambito dell’equilibrio naturale deve essere considerato indiscutibile.
Ecco perchè ci battiamo da sempre, contro i circhi, gli zoo, gli acquari, i delfinari e qualsiasi altra struttura di detenzione forzata di animali.
Tali strutture non contribuiscono in nessun modo al ampliare il concetto di Benessere Animale e ricerche di carattere etico scientifico e legislativo lo comprovano.
Il benessere di un individuo è la sua condizione rispetto alla sua capacità di adattarsi all’ambiente”.
È impensabile non considerare l’etologia di ogni singolo dell’animale, le condizioni fisiche come un buon stato di nutrizione e la mantenuta capacità di riprodursi possono essere considerate prove di benessere fisico, ma non necessariamente di Benessere nel suo senso più ampio.
La privazione del loro habitat naturale può causare sofferenza negli animali. Essi possono soffrire dell’impossibilità di fuggire da situazioni spiacevoli o pericolose o di predire l’arrivo di uno stimolo stressante
Se il livello di stress è molto alto e/o persiste per un lungo periodo la conseguenza può essere un grave peggioramento della qualità della vita dell’animale.
Molti degli animali usati in queste strutture non possono più essere rimessi in libertà nel loro habitat naturale, perché’ ormai non più in grado di procacciarsi del cibo, né tanto meno dover affrontare una qualsiasi situazione comune ad altri suoi simili che vivono in libertà. Gli animali detenuti in queste strutture non hanno nulla in comune con i loro simili che vivono in natura
L’uso di catene per gli elefanti da circo, spazi angusti di detenzione, acquari troppo piccoli per contenere squali, delfini ecc., gabbie di dimensioni ridotte rispetto all’animale, nessuna di queste cose rispetta l’etologia di un animale.