Nel 1978, presso la sede dell’UNESCO, la L.I.D.A. fu tra le molte associazioni europee e internazionali che presentarono e proclamarono la “Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Animale”, proponendo l’etica del rispetto verso l’ambiente e tutti gli esseri viventi.
Quando nella cultura italiana esistevano solo, a favore degli animali, la pietà, la protezione, la zoofilia e l’antivivisezionismo, fu certamente uno “scandalo” parlare di diritti degli animali e dell’ambiente, di comunità biologica, di biocentrismo, di specismo, di giustizia interspecifica.
Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Animale
Diffondendo la Carta dei diritti dell’animale, la L.I.D.A. non è presunzione, ma storia – aprì un varco nell’antropocentrismo imperante e di lì passarono zoofili ed ecologi verso la strata comune del biocentrismo.