Una sentenza del Consiglio di Stato ha infatti confermato il parere del TAR e decretato la chiusura dell’allevamento di visoni di Antegnate, un’attività iniziata quattro anni fa e accompagnata da una serie di proteste circa la vicinanza con le abitazioni limitrofe.
La vicenda era iniziata nel marzo del 2013 quando al Comune di Antegnate era giunta richiesta per aprire un allevamento di visoni a Cascina San Rocco. Da subito un comitato di cittadini si era schierato contro l’iniziativa e l’amministrazione comunale aveva negato i permessi ma, come spesso accade nel settore degli allevamenti di visoni, l’attività era partita ugualmente, probabilmente con la speranza che l’accasamento degli animali avrebbe reso più complesso lo smantellamento della struttura. Proteste, petizioni e denunce hanno contribuito alla chiusura dell’attività. Nel febbraio 2016, il Tar di Brescia aveva dato ragione al Comune di Antegnate che aveva negato l’autorizzazione i permessi territorio
Costringere i visoni a vivere in piccole gabbie, privarli di ogni stimolo e ucciderli in camere a gas per ottenere un indumento oramai superato come la pelliccia è ritenuta una sofferenza inutile ed evitabile dall’86% degli italiani che, secondo un sondaggio Eurispes, vorrebbero vietare questi allevamenti.