ANTISPECISMO E BIODIVERSITÀ
Non ci metteremo nello specifico ad analizzare il vero significato di questi termini, ci porterebbero ad analizzare l’idea umanistica, i fondamenti della zooantropologia, stigmatizzare la bioetica ecc, ci limiteremo a dare qualche nozione su quello che in linea di massima ne è il significato
ANTISPECISMO
L’antispecismo è il movimento filosofico, politico e culturale che si oppone allo specismo; con quest’ultimo si intende l’attribuzione di un diverso valore e status morale agli individui unicamente in base alla loro specie di appartenenza. Il primo autore a parlare di «specismo» fu lo psicologo Richard Ryder. Egli sostiene l’esigenza di smascherare il più grave errore morale che a suo dire contraddistinguerebbe la società occidentale antropocentrica, ossia il rifiuto di riservare un trattamento egualitario agli esseri viventi non umani solo per ragioni connesse all’assenza di un legame di specie.
L’approccio antispecista afferma che:
la capacità di sentire (di provare sensazioni come piacere e dolore), di interagire con l’esterno, di manifestare una volontà, di intrattenere rapporti sociali, non siano prerogative della specie umana. L’attribuzione di tali capacità agli animali di specie non umana comporti un cambiamento essenziale del loro status etico, da equiparare a quello normalmente riconosciuto agli animali di specie umana, da ciò debba conseguire una trasformazione profonda dei rapporti tra individui umani ed individui non umani ogni essere senziente possiede diritti esistenziali che dovrebbero essere riconosciuti dall’umanità, indipendentemente dal loro modo di vivere, ovviamente diverso da quello umano
Se un animale non umano può provare esperienze così simili a quelle umane è necessario estendere anche a questo soggetto la teoria morale per cui non si devono trattare gli altri come non si vorrebbe essere trattati in prima persona.
Qualcuno sostiene che gli animali non amano, non pensano, non piangono e non ridono, che sono privi di linguaggio, che non hanno pensieri razionali, che non soffrono di disturbi mentali.
Da numerosi studi effettuati, si è potuto constatare che gli animali amano, vedi le numerose specie che creano rapporti lunghi e duraturi, soffrono nel separarsi dall’individuo a cui sono legati affettivamente, secernono lacrime fisiologiche, vedi elefanti, scimpanzé ed altri, ad oggi non è dimostrabile se tali lacrime sono emozionali o no, ma chi come noi, ama il regno animale, si sara’ accorto almeno una volta, che quelle lacrime potrebbero essere assoggettate ad un momento “particolare” della vita dello stesso. Idem per il sorriso, cani e scimpanzé ne sono la prova. La capacita’ di ragionamento degli animali , è sicuramente diversa da quella dell’uomo (per fortuna), ma in natura ogni giorno rimaniamo stupiti per comportamenti e azioni che mostrano chiaramente il modo di ragionare degli animali. Altro argomento sono i disturbi mentali, gli animali in cattività’ soffrono spesso di stereotipie e disturbi psicologici, vedi gli zoo e tutti gli ambienti chiusi dove l’animale non è libero di esprimersi
Ad oggi lo specismo è inteso come «un’ideologia creata e diffusa per legittimare l’uccisione e lo sfruttamento degli altri animali».
BIODIVERSITA’
Biodiversità è la varietà degli esseri viventi che popolano la Terra, e si misura a livello di geni, di specie, di popolazioni e di ecosistemi. Una varietà incredibile di organismi, esseri piccolissimi, piante, animali ed ecosistemi tutti legati l’uno all’altro, tutti indispensabili. Anche noi facciamo parte della biodiversità e sfruttiamo i servizi che ci offre: grazie alla biodiversità la Natura è in grado di fornirci cibo, acqua, energia e risorse per la nostra vita quotidiana.
Batteri, farfalle, balene e foreste tropicali, insetti e grandi carnivori, papaveri e orchidee sono solo alcuni dei componenti della biodiversità della Terra, l’immensa varietà delle forme viventi che rende il nostro pianeta unico.
Alcuni ambienti sono particolarmente ricchi di biodiversità: le barriere coralline, le foreste tropicali e gli estuari dei fiumi ospitano circa la metà degli essere viventi del Pianeta, anche se ricoprono solo il 6% della superficie terrestre.
L’importanza della biodiversità è data principalmente dal fatto che la vita sulla Terra, compresa quella della specie umana, è possibile principalmente grazie ai cosiddetti servizi forniti dagli ecosistemi che conservano un certo livello di funzionalità un insieme sistemico definito, costituito da organismi viventi (animale/i e vegetale/i) che interagiscono tra loro e con l’ambiente che li circonda.
La biodiversità garantisce la sopravvivenza della vita sulla Terra. L’uomo non ha il diritto di estinguere specie viventi. Invece ha il dovere di preservare l’ambiente e le risorse della Terra per le generazioni future.