Bonito – Non c’è bisogno di essere esperti di animali, né di essere particolarmente svegli per sapere che quando ci sono dei cani in calore, liberi per il paese, si creano gravi problemi alla sicurezza pubblica.
Parliamo dell’incolumità dei cani meno forti ma anche di ignari passanti che rischiano di ritrovarsi nel bel mezzo di una lotta per il predominio e la conquista della femmina in calore.
Accade spesso che laddove si raduna un branco, per conquistare l’accoppiamento, si ritrovino anche cani padronali che, sebbene custoditi, si allontanano dalle proprie case attirati dagli odori delle femmine.
Non è la prima volta che cani, non abituati a combattere perché domestici, vengano attaccati e sbranati dai randagi che, vivendo per strada, sono avvezzi a lottare anche solo per la conquista del cibo.
Questa volta ci ha rimesso la vita Rolly, cagnolino di taglia piccola, assolutamente mite ed amico di tutti.
“Siamo addolorati – dichiara Emilio Mauro Merola, e ci sentiamo vicini alla sua famiglia. Ma cosa sarebbe successo se in quel momento si fosse trovato a passare qualcuno? Magari uno dei vostri figli? Viene da chiedersi se tutto questo si potesse evitare. Ebbene, la risposta è sì. Si poteva evitare semplicemente attuando le Leggi Nazionali vigenti, nello specifico la Legge 281/91. L’articolo 2 sancisce l’obbligo del Servizio Veterinario dell’Asl locali ad esercitare il controllo delle nascite mediante la sterilizzazione degli animali; garantisce ai privati cittadini che abbiano cani o altri animali d’affezione la libertà di rivolgersi a studi veterinari privati.
Nel branco che ha causato la morte di Rolly c’erano alcuni animali che erano stati sterilizzati dall’Asl. Ebbene, sono stati visti accoppiarsi, ovviamente attirando altri cani, e sono stati, presumibilmente, gli stessi che hanno attaccato ed ucciso il piccolo Rolly. Com’è possibile? Gli animali sterilizzati perdono qualunque interesse all’accoppiamento”!
“Mesi fa – continua Emilio Mauro Merola – precisamente nel mese di giugno, abbiamo inviato richiesta formale per avere informazioni circa l’anagrafe canina, l’accalappiamento ai fini della sterilizzazione, il rilascio sul territorio ed altre notizie relative al randagismo, anche in virtù della delibera comunale, del 01/04/2016 stabilita dal Sindaco e dalla sua Amministrazione, sarà stato un pesce d’aprile?
Ovviamente la responsabilità degli interventi ricade sull’Asl veterinaria ma è altrettanto ovvio che tutto parta dai Comuni che devono richiederli, ordinarli e, se questo non bastasse, sollecitarli.
Il dispendio economico è notevole, per il Comune, e sarebbe opportuno che i soldi spesi servissero a risolvere il problema randagismo o almeno a tenerlo sotto controllo, garantendo agli animali un’accettabile qualità di vita ed ai cittadini una sana gestione della spesa pubblica.
Qui, invece, siamo arrivati al paradosso: cani sterilizzati dall’Asl veterinaria che rimessi sul territorio si sono accoppiati.
Tutto questo non può continuare, si ha la netta sensazione che viga una volontà precisa di portare denaro ai canili senza esercitare il giusto controllo. Cosa fa l’ASL veterinaria per garantire la salute dei cani detenuti nei canili? E cosa per attuare la Legge Nazionale 281/91 che afferma la necessità di sterilizzare tutti gli animali, sia padronali che randagi?
E cosa ha intenzione di fare il Comune per ottemperare ai suoi doveri, dopo che l’attuale Amministrazione ha impostato parte della sua campagna elettorale sull’intenzione di affrontare e risolvere la questione del randagismo? Ci auguriamo che non sia stato solo un modo per accaparrarsi i voti degli animalisti. Comunque sia, noi della Lida continueremo a riproporre queste annose questioni, sollecitando gli Enti preposti, affinché agiscano al fine di ottemperare alle Leggi vigenti in materia di animali ed ambiente e ricorreremo anche, se si rendesse necessario, alle vie legali che riterremo più opportune. Se la questione randagismo fosse gestita in maniera opportuna, ciò comporterebbe un notevole risparmio per le casse comunali ed i cani non finirebbero a morire nel canile competente. Ci siamo stancati di vedere che l’unica soluzione proposta è l’accalappiamento. Anche stamattina, infatti, a seguito della morte di Rolly, è tornato l’accalappiacani, tanto per poter dire “Giustizia è fatta”!
articolo di Loredana Cornacchia Tanga Tg News TV
foto di Francesca Lo Manto